Gero Urso è nato a Caltanissetta nel 1945, vive e opera a Milano. E’ considerato uno dei più importanti pittori Naïf contemporanei. Si stacca totalmente dagli altri Naïf perché immette nelle sue tavole la satira, l’estro pungente dell’allegoria, il motivo sublime dello strale espresso senza malizia, ma arguto e pieno di sale.
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Docente di arti visive è anche uno dei maggiori autori di murales e, quale direttore artistico, ha realizzato in Europa numerose iniziative di arte e cultura. L’umorismo e la sorridente ironia di Gero Urso trovano nelle strutture linguistiche di un espressionismo personalissimo il più efficace e valido mezzo di comunicazione.
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Pur conoscendo tutte le tecniche dell’arte contemporanea, egli fa uso di un linguaggio popolare, da lui reinventato, che gli consente di rendere con naturale freschezza il mondo sereno della gente semplice. Le opere di Gero Urso si trovano presso le più importanti collezioni pubbliche e private. Sono oltre duecento le mostre personali che ha allestito in Italia e all’estero. Ha scritto di lui Sabrina Sutto: “Chi lo incontra ne rimane suggestivamente affascinato; chi lo conosce ne viene inevitabilmente rapito, sentendosi invaso dai profumi della sua creatività.
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Gero Urso, l’artista siciliano entrato da decenni nell’Olimpo dei più rappresentativi pittori Naïf contemporanei, vive e lavora a Milano dal 1963. La sua residenza nonché Accademia privata a disposizione di pochi eletti, ci appare sotto le sembianze di un "Castello d’Arte Incantato" d’altri tempi. E’ come se una magica bolla di sapone si fosse posata su di esso in un’epoca lontana e lo avesse avvolto sino ad ora, proteggendolo dal mondo consumistico dell’oggi. E’ in quel luogo che l’artista dimora con la sua Musa, ispiratrice della sua Arte, nonché compagna fedele di vita. Anna, donna dal fascino travolgente e dal nobile animo, vive nelle opere dell’Artista come un camaleonte che subisce la metamorfosi delle epoche, dei luoghi e dei personaggi che il suo Maestro esprime nei suoi umori. (...). |
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” Ha scritto di lui Clara Mariani” Gero Urso non è l’artista che intende insegnare al suo pubblico cose più difficili e più problematiche di quelle che ognuno di noi già quotidianamente vive, ma è soprattutto l’uomo che desidera insegnare anche ad altri l’arte di saper godere delle cose più semplici e di saper riconoscere i valori dei più comuni sentimenti che guidano l’uomo nelle vita di ogni giorno.
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Nei suoi quadri si parla di amore, di gelosia, di intesa, di sorpresa, di rispetto, di timori, di paure e di gioie...” |
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Ha scritto di lui Antonino Di Bono: “I suoi personaggi scaturiscono da una gentilezza secolare, sono nutriti di fierezza nobile, castigliana e popolare, trionfano sempre nelle immagini festose di un rito di campagna di un giorno di nozze, di una gita ridanciana, di una scenetta colta al volo all’angolo della strada. (...) Basta un cenno del capo, uno sguardo profondo, un gesto con la mano, un cappellino messo di sghimbescio, un animale esotico introdotto con uno scopo, per dare il senso vitale dell’humour anglosassone detti in chiave mediterranea, con slancio ed ingenua partecipazione sociale...”.
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